“La scala nasce da un’idea organica di forma, da linee spezzate che s’ intrecciano e disegnano una sorte di rete dinamica, carica di tensione. La spinta rende la scala leggera e la svuota del suo reale peso. Tecnicamente l’obiettivo è di non vedere montanti viti e supporti tecnici e ciò è stato possibile pensando ad una struttura composta da due cosciali in acciaio da 15 mm di spessore uno dei quali diventa il parapetto stesso. Sui cosciali in corrispondenza dei gradini sono state saldate delle alette da ambo i lati sulle quali è stata appoggiata una lastra in acciaio da 8 mm a costituire la struttura del gradino. Questa è stata poi rivestita sui lati in vista in legno massello. La scala grazie alla parete in pietra spaccata che le fa da sfondo risalta con la luce del giorno, di sera l’illuminazione con faretti puntuali a led la mette in controluce creando un effetto di svuotamento totale del peso, quasi il pieno diventa vuoto. La leggerezza è quella di un foglio, la scala sembra piatta, senza spessore, diventa puro disegno.”
Arch. Anna Griggio